TRAONA querela

TRAONA. RICHIESTA LA CONVOCAZIONE STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Un referendum per Bolgia

Il Gruppo civico di minoranza intende fare chiarezza sulla vendita dell'area di 46 mila mq e rotti decisa dall'Amministrazione Della Matera

(Traona, Red.) È stata presentata sabato 8 gennaio, da parte del gruppo consiliare Insieme per Traona che con il rappresentante della Lega Nord costituisce la Minoranza, formale richiesta per la convocazione straordinaria del Consiglio comunale per discutere la proposta di indizione di un Referendum consultivo con il quale gli elettori traonesi siano chiamati a pronunciarsi in merito all'alienazione delle aree comunali in località Bolgia. Entro fine mese (il 28 per la precisione), a norma di statuto, il Consiglio di Traona dovrà essere riunito e pronunciarsi.

La richiesta giunge dopo che è andata deserta l'asta pubblica per l'alienazione, decisa dall'Amministrazione il 12 ottobre dello scorso anno, con stima di vendita di L. 20.000 al mq ed è dunque prevedibile l'esperimento di nuovi tentativi con valori che scenderanno progressivamente fino a quello di poco più di L. 12.000 al mq determinato nella perizia tecnica del geom. G. Barlascini. L'opposizione già aveva contrastato questa scelta, la cui motivazione trarrebbe origine - stando alle parole del Sindaco - dal rischio di svalutazione dei terreni in questione per il loro inserimento in "fascia A" delle aree esondabili, sia perché queste fasce di rispetto del fiume Adda non sono ancora state ufficialmente definite (e quindi il sospetto che la determinazione finale possa risultare diversa da quella attualmente proposta), sia per il fatto che l'operazione di vendita - per innegabile necessità di chiarezza - avrebbe dovuto essere preceduta dalla trasformazione in "area agricola" (mentre nel vigente Prg la destinazione è ancora "industriale"). A quest'ultima istanza, più che legittima per sgomberare il campo da occulti interessi che l'operazione coprirebbe, con sorprendente superficialità il Sindaco ha replicato che l'area sarebbe già "di fatto" agricola… Non si capisce perché una situazione di fatto così ben nota all'Amministrazione, oltretutto aggravata dal suddetto rischio di svalutazione, dovrebbe risultare ignota e quindi ingolosire qualche privato! E, infatti, i diversi tentativi di vendita stanno lì a dimostrarlo.

Da qui anche la richiesta dell'opposizione di procedere alla vendita per lotti, cosa che avrebbe consentito l'accesso agli attuali affittuari non necessariamente compromettendo (anzi!) l'esito economico dell'operazione: la scelta del lotto unico nasconderebbe invece proprio lo stratagemma di superare i diritti di prelazione dei coltivatori dei fondi. Ennesimo contrasto, come ben si vede, con la vocazione e il destino di quell'area.

Per tutte queste ragioni, la decisione di ricorrere alla consultazione della popolazione. Per acquisire un parere, certo, ma soprattutto per fare chiarezza! La sensazione che più che con un'amministrazione della cosa pubblica ci si trovi con un "comitato d'affari" è infatti palpabile in quel di Traona, e la vicenda della Bolgia non sarebbe che uno soltanto degli episodi indicati a sostegno di questi gravi sospetti. Il clima si sarebbe fatto tanto pesante, con atteggiamenti di prepotenza dei vertici del Comune che qualcuno si spinge a definire "mafiosi", con divisione dei cittadini in "amici" e "nemici" del Sindaco e conseguenti differenziati trattamenti (si veda, per fare un solo esempio, l'assurdo divieto di parcheggio nelle ore notturne in una piazza dove insiste un Bar), da aver fatto sorgere qualche perplessità fin dentro il gruppo di maggioranza. La nota vicenda della nomina dei rappresentanti in Comunità montana ne sarebbe un fin troppo chiaro sensore.

L'indizione del Referendum, oltre che dai tre consiglieri (Alessandro Casati, Albino Sandretti e Oreste Zecca) richiedenti la convocazione straordinaria, dovrebbe essere appoggiata anche dal rappresentante della Lega Nord, Giorgio Giumelli, che già si è pronunciato in tal senso nel Consiglio del 12 ottobre, e non è escluso, proprio per le ragioni cui sopra si accennava, che al momento del voto possa trovare consensi anche nella compagine maggioritaria. Basterebbero anche soltanto i tre che già hanno consentito all'opposizione di esprimere il rappresentante in Cm. Essendo questa volta il voto palese, il pronunciamento assumerebbe il sapore di una sfiducia e, proprio per questo, non è escluso che a questo punto, per evitare il rischio, la maggioranza scelga di far propria la proposta della consultazione il cui esito, nel merito, non è affatto scontato. Vedremo.

[DIDASCALIA DELL'ILLUSTRAZIONE (che viene omessa nella versione on line)]:
Dino Della Matera, Sindaco, e Marco Belli, Vice Sindaco, di Traona

(da 'l Gazetin, GENNAIO 2000)

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