caso Fallimento GIANONCELLI |
RINVIO A GIUDIZIO: IL PROCESSO INIZIA L'8 MARZO
Nessun
astio verso i magistrati, anzi…
È
stato intanto accertato che Franco non è un ladro. Malgrado i
tentativi fin qui compiuti per calunniarlo
a cura del Comitato territoriale "INSIEME PER LA GIUSTIZIA"
La nostra associazione viene spesso fraintesa. Taluni organi di stampa, disinformati, ci considerano, a torto, in posizione di conflittualità nei confronti della Magistratura. Nulla di più insensato. Chiunque legga attentamente i nostri comunicati potrà constatare che narriamo i fatti in tutta la loro drammaticità e lanciamo continui appelli al Presidente del Tribunale e al Procuratore della Repubblica. Ciò significa che, malgrado tutti i rospi che dobbiamo quotidianamente ingoiare, abbiamo ancora fiducia nel sistema.
Una rondine non fa primavera. Così come vi sono magistrati che non sono degni del ruolo che ricoprono, ve ne sono molti altri che sono veri eroi del nostro tempo. E a quei magistrati, sempre in prima linea, che garantiscono l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge va il nostro vivo ringraziamento e tutta la nostra solidarietà.
Siamo seriamente preoccupati del tentativo del Governo di destabilizzare la Magistratura. Abbiamo preso posizione a sostegno dell’Associazione Nazionale Magistrati, inviando al Corriere della Sera e al giornale on line La Pagina un messaggio di solidarietà. Messaggio che, però, a quanto ci risulta, non è stato pubblicato né dell'uno, né dall'altro organo di stampa. Abbiamo scritto a Francesco Saverio Borrelli, manifestando la nostra ferma volontà di “resistere, resistere, resistere” e, qualora lo ritenesse opportuno, la nostra disponibilità a salire “sulle barricate” al suo fianco.
Nella realtà provinciale esprimiamo vivo apprezzamento per l'operato del Giudice per le Udienze Preliminari, dottor Antonio De Rosa, il quale, avendo prosciolto Franco Gianoncelli dall’infondata accusa di aver “distratto“ il saldo di cassa (cfr. V. Mottarelli, «Un fragile castello accusatorio», 'l Gazetin, gennaio 2002), ha riacceso in noi la speranza di poter ancora contare su una giustizia giusta. Pur consapevoli che il cammino è ancora molto arduo, il sorriso che ha illuminato il volto di Franco, alla pronuncia della sentenza, ci ha ripagato di molte amarezze. Franco non ha patteggiato, né chiesto il rito abbreviato e, pertanto, per gli altri capi di imputazione (per non aver chiesto il fallimento nel 1997, per pagamenti preferenziali nel 1997, per aver incassato i crediti d’imposta, per non aver ottemperato all’ordinanza del giudice di versare al fallimento i crediti d’imposta) verrà celebrato un processo in piena regola, con tante prove documentali e molti testimoni.
Sarà quella l'occasione per fare piena luce sulle intricate vicende del fallimento Gianoncelli, tra cui, in particolare:
la contraddizione tra la sentenza del 5 giugno 1997, in cui il Tribunale di Sondrio ha dichiarato la non sussistenza dello stato di insolvenza della Società, e la sentenza del 3 dicembre 1997, con cui è stato dichiarato il fallimento della Società medesima e dei soli soci Franco e Peppino;
la contraddizione tra l'accusa a Franco di aver "distratto" l'importo rimborsato dall'erario per crediti d'imposta e il versamento al fallimento, da parte dell'istituto bancario SanPaolo IMI, dell'importo di lire 10 milioni, prelevato coattivamente dal conto di Patrizia;
la complessa vicenda inerente l'acquisizione delle pensioni da parte del fallimento, disposta a seguito dell'avvenuto incasso da parte di Franco e Peppino del rimborso dei crediti d'imposta (e cioè importi dagli stessi versati all'Erario in esubero rispetto alle imposte dovute).
Appuntamento quindi, per tutti, all’8 marzo 2002, alle ore 9:30, quando avrà inizio il processo con l’udienza filtro.
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Nel numero di gennaio, ‘l Gazetin informava i lettori che al Presidente dell’Associazione Stefano Bertelli erano stati notificati un avviso di garanzia e la convocazione per un tentativo di conciliazione, con l’imputazione di aver “diffamato” il dott. Marco Cottica. Analogo avviso di garanzia, con la medesima convocazione per il tentativo di conciliazione, è stato nel corso del mese notificato anche a Vanna Mottarelli. Il fatto sarebbe accaduto il 22 giugno 2001. Sia Stefano che Vanna non sapevano di che cosa potesse trattarsi. A giornale in stampa, l'hanno scoperto entrambi al tentativo di conciliazione tenutosi il 5 febbraio: si tratta, nuovamente (perché già materia della citazione in sede civile), della pubblica richiesta rivolta da Osservatorio europeo sulla legalità, Italia dei Valori e Insieme per la giustizia al Presidente del Tribunale e al Procuratore della Repubblica in seguito al famoso "prelevamento" dei dieci milioni dal conto bancario di Patrizia Gianoncelli e pubblicata integralmente sul Gazetin (aprile 2001). Così come, nella medesima data, Enea Sansi ha avuto conferma che per lui si tratta della pubblicazione sul numero di luglio 2001 dell’articolo «I tacchini e i nostri 25 lettori».
Anche su questi fatti vi terremo aggiornati nel prossimo numero.
(da 'l Gazetin, FEBBRAIO 2002)
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