MORBEGNO. LA REGIONE COSÌ “RISPONDE” AI SINDACI SUL PRONTO SOCCORSO
La rappresentazione burocratica della realtà
A fine anno è pervenuta al Sindaco di Morbegno una risposta, se tale la si può definire, alla richiesta avanzata (nella scorsa primavera! – cfr. ‘l Gazetin, maggio 2004) dal Presidente e dai 25 Sindaci della Comunità montana di Morbegno di un incontro con Roberto Formigoni per discutere del pronto soccorso, servizio ritenuto indispensabile e irrinunciabile per il territorio amministrato. La nota, in perfetto burocratese, perviene dalla Direzione Generale Sanità, a firma del dirigente di settore Rete Servizi e Emergenza Urgenza. E ciò dice già tutto: degli amministratori (un Presidente di Cm e 25 Sindaci) si rivolgono al Presidente della Regione – per un’istanza, quindi, di carattere politico-istituzionale – e questi fa rispondere, a distanza di quasi 10 mesi e negando il semplice incontro richiesto, nemmeno dal suo Assessore, no, ma… da un semplice funzionario! Il quale, peraltro, si limita a fare una sorta di “ripasso della materia”. Materia che gli amministratori avevano già dimostrato di conoscere, e benissimo!, con il loro documento. (È il dirigente, forse, che dovrebbe farsi un bel “ripasso”, ma della situazione reale!).
Meditate, cittadini elettori, meditate! E ricordatevi di questa vicenda, in aprile…
Come da impegno assunto, pubblichiamo integralmente il testo di questa ennesima puntata, benché la sua lettura possa risultare alquanto ostica (nel suo duplice significato di difficile e… amara).
DOCUMENTI
RegioneLombardia
Giunta Regionale |
Oggetto: documento approvato all’unanimità dalla Conferenza Mandamentale dei Sindaci del 3 maggio 2003 (il lapsus è tale nella nota: evidentemente v’era la coscienza di rispondere un po’… in ritardo! Il “documento” in realtà è del 2004 – ndr) |
In merito al documento in oggetto, nel quale si chiede un incontro al fine di definire la situazione relativa al Punto di Primo Intervento dell’Ospedale di Morbegno, presidio dell’Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna, si precisa quanto segue:
- La d.g.r. 15157/03 “Determinazioni conseguenti all’approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale 2002-2004, in merito alla revisione della Rete Ospedaliera dell’emergenza urgenza relativamente ai Punti di Primo Intervento”, ha disposto, tra gli altri, il superamento del Punto di Primo Intervento di Morbegno.
Tale superamento, come peraltro evidenziato nella nota esplicativa della Direzione Generale Sanità, prot. n. H1.2004.22687 del 08.04.04, è stato reso possibile grazie al potenziamento organizzativo raggiunto nell’ultimo triennio dalla rete territoriale regionale dei mezzi di soccorso e dalle Centrali Operative, che consente rapidi interventi di mantenimento e ripristino delle funzioni vitali già sul luogo dell’evento, sia il trasporto presso strutture sanitarie sede di PS, DEA, EAS, di fatto più idonee all’approfondimento diagnostico e al trattamento delle situazioni cliniche di emergenza urgenza.
Sempre nello stesso provvedimento deliberativo, al punto 4 del deliberativo, viene affermato “di stabilire che, laddove i Punti di Primo Intervento vengono superati, le Strutture garantiscano di far fronte all’autopresentazione dei pazienti”, offrendo così uno strumento di garanzia al cittadino che, ancora oggi, si rivolge alle strutture individuate in precedenza come Punti di Primo Intervento, anche se superate all’interno della rete di emergenza.
Il superamento, che deve essere quindi letto esclusivamente in relazione alla rete del 118, configura un sistema che comunque deve garantire al cittadino una risposta, nei casi in cui si rivolga autonomamente alle strutture, nulla innovando rispetto alla situazione antecedente relativamente a questo aspetto. In estrema sintesi nulla è cambiato per la cittadinanza, che può continuare a rivolgersi, con le stesse modalità alla struttura di Morbegno, che è tenuta a garantire così come stabilito dalla normativa “le prestazioni relative ad eventi traumatici e ad episodi acuti di modesta entità ed a pronta risoluzione”; l’innovazione che la d.g.r. 15157/03 introduce, peraltro direttamente conseguente alle indicazioni del PSSR 2002-2004, consiste nel fatto che il presidio di Morbegno non è più da considerarsi ospedale di destinazione dei mezzi di soccorso 118, che conseguentemente trasporteranno i pazienti presso strutture sanitarie sede di PS, DEA, EAS.
Per quanto concerne la proposta di trasformare il Punto di Primo Intervento di Morbegno in Pronto Soccorso, precisando che la definizione dei presidi che costituiscono la Rete Ospedaliera dell’Emergenza Urgenza deriva direttamente dalle indicazioni stabilite con la dcr 932/98, si rammenta, che con l’approvazione della dgr 16484/04 si è provveduto alla riorganizzazione funzionale degli organismi di coordinamento dell’Emergenza Urgenza ridefinendo il Comitato Regionale per l’Emergenza Urgenza (CREU), istituendo le Aree di Coordinamento per l’Emergenza Urgenza (ACEU) e la Conferenza Generale per l’Emergenza Urgenza (COGEU); e i Responsabili delle ACEU sono stati nominati con d.d.g. 8633/04.
Sarà quindi all’interno del nuovo impianto degli organismi di coordinamento che andranno valutate, in coerenza con le esigenze programmatorie regionali espresse nel PSSR 2002-2004, le proposte finalizzate al raggiungimento di una maggiore implementazione del complesso sistema dell’emergenza urgenza, all’interno del sistema erogativo assistenziale sanitario, al potenziamento delle sinergie tra i diversi soggetti coinvolti, anche in un’ottica di programmazione in rete delle funzioni DEA ed EAS, e a una maggiore integrazione delle strutture di Pronto Soccorso.
Distinti saluti.
il dirigente Dott. Lorenzo Petrovich
Milano, 22/12/2004
Prot. H1.2004.0062972
(da 'l Gazetin, GENNAIO 2005)
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