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lancio edizione NOVEMBRE 2005
(in archivio)

Il sogno e il segno del treno. Mentre impazza la polemica per la strada, 'l Gazetin lega l'attenzione per la ferrovia (che non è di oggi e non intende fermarsi a quanto propone in questo numero perché costituisce un interesse strategico per la nostra Valle), le nuove prospettive in campo energetico e l'avvio in sordina di una nuova rubrica letteraria (anche qui, un'attenzione non nuova né estemporanea per il giornale) proposta da due giovani autori, che guarda caso iniziano la loro manutenzione poetica da un luogo che chiamano la linea di ferro...

E, per presentare l'edizione di novembre del Gazetin, partiamo allora da questa nuova piccola rubrica, “Itaca – i luoghi e i non luoghi della manutenzione poetica”, che sarà curata con periodicità mensile da Massimo Bevilacqua e Francesco Osti. Gli autori non hanno qui bisogno di altre note di presentazione, essendo già stati ospitati in passato dal giornale, avendo ricevuto il “battesimo” in Tutta la forza della poesia (Labos, 2003) e avendo al loro attivo pubblicazioni e riconoscimenti che li annoverano ormai fra gli emergenti non soltanto a livello locale. Non rinunciando al linguaggio poetico che li caratterizza, intendono questa volta cimentarsi con la “cronaca civile” (genere di cui il periodico è in certo qual senso inventore e sperimentatore) a partire dal territorio, con i suoi luoghi dimenticati o trascurati e i “non luoghi” perché fisicamente non determinabili che, da bravi manutentori, intendono mantenere in efficienza. Restituendoli alla memoria e alla fruizione culturale, se non all'esercizio perché storicamente superati.

La ferrovia, che è il loro primo luogo d'indagine, incontra l'attenzione più generale del giornale che pubblica questo mese un documento – precisamente l'intervento ivi pronunciato da Giovanni Bettini – dal Convegno internazionale tenutosi a Bormio nell'agosto scorso. L'affascinante obiettivo del progetto della ferrovia Tirano-Bormio, cui il relatore attribuisce un ruolo strategico, viene guardato con realismo e rigorosamente calato nelle problematiche ambientali-territoriali dell'Alta Valtellina. Il preciso intento del Gazetin è che tutto questo non finisca archiviato come esercizio puramente speculativo e accademico per un altro secolo, ma venga al più presto tradotto in precisi impegni politici e programmi amministrativi.

Un'altra pagina di strettissima attualità in tema di modernizzazione la propone Giampiero Raschetti riportando e traducendo per i lettori la conferenza recentemente tenuta dal Prof. Jeremy Rifkin, presidente della Foundation of Economic Trends di Washington, al Centro Studi Energia del Polo Poschiavo inaugurando l'iniziativa che intende delineare lo scenario energetico del futuro.

Ma è il dibattito sull'attualità politica nazionale ad aprire il numero del Gazetin in edicola, con interventi a proposito della reintroduzione del proporzionale (nel quale il direttore, Enea Sansi, ricorda i precedenti ripetuti pronunciamenti referendari sulla materia); della questione legalità e sicurezza portata alla ribalta dal caso bolognese (con il simpatico e ironico pezzo di Gino Songini: «Per fortuna che non siamo Svizzeri»); delle drastiche riduzioni nel finanziamento dei comuni introdotte dall'ultima finanziaria mentre si esentano dall'ICI le istituzioni ecclesiastiche (amaramente commentate dall'associazione Scuola e diritti); della richiesta di superamento del Concordato (è l'argomento di Benedetto Della Vedova) che torna a farsi sentire tra le molte speranze che vengono suscitate (così Claudio Di Scalzo) dall'incontro fra radicali e socialisti e dal processo di costituzione della rosa nel pugno.

Sul piano locale, se come abbiamo detto il giornale preferisce concentrare l'attenzione sul trasporto ferroviario, non manca un riferimento alla statale 38 e ai relativi finanziamenti, con atteggiamento ispirato alla sobrietà e al pragmatismo. Sulla questione “stragi da post-discoteca” è infine da segnalare la nota di Vanna Mottarelli con l'utile richiamo alla responsabilità e al ruolo delle amministrazioni locali, che in qualche modo ci riportano al tema della legalità e della sicurezza.

Per l'affezionato pubblico, il giornale esce con il nuovo numero dell'inserto Bottega letteraria.

Morbegno, 14 novembre 2005

la Direzione editoriale