ALBOSAGGIA. “STRAGI” DA
POST-DISCOTECA
L'ordinanza
e la sua applicazione
di VANNA MOTTARELLI
Una simpatica rimpatriata tra ex compagni di scuola, una notte passata in discoteca, un drammatico incidente, quattro giovani vite stroncate...
Sanguina ancora la ferita lasciata dalla morte dei quattro giovani valtellinesi caduti nell’Adda con l’autovettura nella notte di venerdì 7 ottobre 2005. I giovani, si è letto sulla stampa, avevano appena lasciato la discoteca “Matador Latino”, a circa duecento metri dal luogo del sinistro.
L’incidente ha riaperto nella nostra provincia il dibattito sulle “stragi” dall’uscita dalle discoteche. La musica assordante, un bicchiere di troppo, la stanchezza, sono ingredienti che messi assieme possono risultare fatali. Nell’ottica di prevenire, o quantomeno limitare, gli incidenti dopo l’uscita dalle discoteche, sono state adottate dal legislatore svariate misure di sicurezza, prima fra tutte quella di anticipare l’orario di chiusura dei locali notturni.
Erano da poco passate le quattro di mattina. Il locale avrebbe dovuto chiudere alle tre. Pur non volendo dare la caccia alle streghe, viene logico supporre che le sorti di quei quattro giovani avrebbero potuto essere diverse se fossero usciti dal locale un’ora prima (un’ora in meno di rottura di timpani, minore stanchezza, minore rischio di un eventuale colpo di sonno, ecc.).
Il Sindaco di Albosaggia, Graziano Murada, con una sconcertante dichiarazione pubblicata sul settimanale Centro valle del 15 ottobre 2005, affermava: «Certo, l’ordinanza esiste, il venerdì i locali devono chiudere alle 3. So che da parte dei vicini del locale, in passato, sono arrivate diverse lamentele. Fino a quando non giungono in Comune comunicazioni ufficiali da parte delle forze dell’ordine, però, non posso certo girare di notte per controllare se un locale chiude o meno; non credo sia compito nostro».
Quali sarebbero le forze dell’ordine che debbono inoltrare «comunicazioni ufficiali»? Al signor Graziano Murada è per caso sfuggito che nell’ambito del territorio comunale il sindaco è l’autorità di pubblica sicurezza dovendo, quale ufficiale del Governo, sovrintendere (cfr. articolo 54 D.Lgs. n. 267/2000 - “Attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale”), tra l’altro:
«- alla
emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai
regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica;
- alla
vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine
pubblico, informandone il prefetto;
- allo svolgimento, in materia
di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni
affidategli dalla legge».
Fare il sindaco comporta, come si usa dire, onori ed oneri e, quindi, piaccia o meno, è proprio compito suo effettuare i controlli sugli orari di chiusura delle discoteche. Che girare di notte per controllare se un locale chiude o meno sia una seccatura nessuno lo mette in dubbio, ma… ben vengano fatiche di questo genere se da esse può derivare la salvezza di vite umane!!!
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