caso Fallimento GIANONCELLI |
SONDRIO. CAUSA CIVILE COTTICA/'L GAZETIN E NUOVE QUERELE
“È
bene per tutti che queste vicende
siano illuminate dai riflettori
della cronaca”
Poiché, dal punto di vista procedimentale, non vi è granché di nuovo da segnalare in seguito all'udienza del 20 dicembre scorso - il giudice istruttore si è limitato a prendere atto e far verbalizzare che, né da parte di chi ha promosso l'azione e conseguentemente nemmeno da parte di chi la deve subire, vengono avanzate proposte di conciliazione, rinviando quindi, secondo riti e tempi "canonici", a nuova udienza fissata per il 10 aprile 2002 - si ritiene utile, a titolo di documentazione e dato che solo La Provincia di Sondrio (ed. del 21/12/2001) ne ha stralciato qualche passaggio, riportare integralmente il messaggio fatto pervenire dall'on. Benedetto Della Vedova e distribuito fuori del Tribunale quel giorno. Per la cronaca, si riferisce che anche l'on. Antonio Di Pietro, contrariamente a quanto preannunciato, è stato impossibilitato a unirsi al gruppo comunque nutrito e ben motivato che, così come già il 24 ottobre, non ha mancato l'appuntamento e già si è segnato in agenda quello nuovo… del 17 gennaio 2001, quando protagonista diretto sarà Franco Gianoncelli (si veda più avanti, in questo stesso numero).
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Nel frattempo, avvisi di garanzia e inviti a comparire per il tentativo di conciliazione (entrambi fissati per il 5 febbraio 2002) vengono notificati da un lato a Enea Sansi, per i reati di cui agli artt. 595 e 57 c.p. (diffamazione a mezzo stampa) che sarebbero stati commessi in Sondrio in data 1° luglio 2001 (si presume possa trattarsi del pezzo «I tacchini e i nostri 25 lettori», anche se la relativa edizione porta la data del 08/07/2001), e dall'altro a Stefano Bertelli e a Vanna Mottarelli, per reati dello stesso tipo che sarebbero stati commessi in data 22 giugno 2001 (e qui non si sa bene a che cosa esattamente ci si riferisca). In entrambi i casi i "reati" accertati sarebbero stati commessi in danno del dott. Marco Cottica, che ha sporto le relative querele. Staremo a vedere e, come sempre, opportunamente ve ne riferiremo.
[trascrizione del testo della lettera dell'On. Benedetto Della Vedova, deputato al Parlamento europeo, riprodotta "in fotocopia" sull'edizione cartacea]
Roma, 20 dicembre 2001 Caro Enea e cari amici tutti de 'l Gazetin, purtroppo non mi sarà possibile questa mattina essere presente con voi al Tribunale di Sondrio, come avrei invece desiderato e come ho cercato in ogni modo di fare. Voglio comunque esprimere la mia vicinanza a te e al giornale, voce libera di critica e di stimolo della società e della politica valtellinese. Di questo, della libertà nell'informazione, si nutre una società libera che si organizza con i metodi della democrazia. Poco importa che la voce sia "grande" o "piccola", importa che vi sia, …e che ve ne siano tante. L'attenzione nei confronti delle vicende legate alla amministrazione della giustizia è una ricchezza, innanzitutto per i giudici e per chi con loro condivide la responsabilità di un processo equo. La pubblicità dei momenti in cui si decide sulla libertà e sui beni delle persone imputate è un fatto costitutivo dello Stato di diritto. La "città" e i suoi cittadini devono conoscere cosa accade nei palazzi della giustizia, per essere rassicurati sull'ossequio assoluto delle leggi scritte e sentirsi perciò fiduciosi del rispetto, in qualunque momento, dei propri diritti e delle proprie garanzie. Voi questo avete fatto e questo continuate meritoriamente a fare! Sono certo, quindi, che coloro che sono chiamati a farlo saranno aiutati dalla vostra iniziativa a giudicare con rigore, ma con animo sereno e distaccato, se voi avete diffamato distorcendo strumentalmente la verità dei fatti o se avete esercitato il vostro diritto/dovere di portare a conoscenza della pubblica opinione alcune informazioni e alcuni f\atti, su vicende che è bene per tutti siano illuminate dai riflettori della cronaca. I miei migliori saluti ed auguri, f/to Benedetto Della Vedova |
(da 'l Gazetin, GENNAIO 2002)
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