'l Gazetin
lancio edizione MARZO 2002 (in archivio)

Ha raggiunto le edicole, ed è in viaggio verso le case dei sempre più numerosi abbonati e sostenitori, l'edizione di marzo del Gazetin. In copertina, recuperato da una non perfetta foto e dalla memoria collettiva, campeggia l'edificio sede del quotidiano di Sarajevo, simbolo dell'informazione che riesce ad essere assicurata anche nelle condizioni più difficili e disperate. L'occhiello, invece, richiama l'attenzione su due grosse questioni che la società provinciale si trova di fronte e che suscitano non pochi timori e preoccupazioni. La prima, sulla quale il dibattito si è fatto concitato (ma non è la prima volta che accade in Valtellina) con il più recente coup de théatre (Ci sono troppi ospedali in provincia? Facciamone due nuovi!), viene affrontata dal giornale in una pacata conversazione di Gino Songini con il dott. Silverio Selvetti, chirurgo presso l'ospedale di Morbegno. Sulla bonifica e il recupero dell'area ex Falck di Novate Mezzola, che tiene col fiato sospeso non soltanto gli abitanti del paese, interviene, facendo il punto della situazione, la giovane Elisa Guglielmana.

Altro argomento di viva attualità quello del conflitto di interessi. Lo affronta Benedetto Della Vedova proponendo di lasciare le cose come stanno: sarà l'opinione pubblica, meno sprovveduta di quanto si pensi, a valutare se Berlusconi approfitterà della posizione per favorire se stesso. Soluzione non ottimale, conclude l'opinionista, ma sempre meglio di una legge "infelice" come quella che l'attuale maggioranza del Parlamento si appresta a varare. E per la Rai, la strada maestra - che purtroppo la precedente maggioranza non è riuscita a percorre - rimane quella della privatizzazione.

Alberto Figliolia propone un insolito sguardo dentro la condizione carceraria in un piccolo reportage di una visita al carcere di Milano per incontrare i giocatori di una squadra di calcetto: i San Vittore Boys.

Per la cronaca civile, il periodico dà rilievo alla lettera di alcuni cittadini di Bema, sulla nota questione delle opere di sicurezza per il torrente Bitto intersecata a quella della viabilità di accesso al paese, nella quale viene denunciata una sorta di congiura da parte di Amministrazioni "confinanti" e della stampa. Il giornale, pur perplesso dai toni usati, non fornisce risposte nel merito, ma conferma l'impegno a dare il proprio contributo per chiarire un problema, già complesso, che è andato via via complicandosi. Da Chiavenna, invece, è il porfido, che lascerà posto all'asfalto in Via Risorgimento, a dare apertura alla mensile corrispondenza, che poi prosegue sugli abituali toni artistico-letterari.

In giudiziaria troviamo una nuova assoluzione per Luciano Codazzi che, resistendo a un assurdo decreto penale di condanna (ammenda per omessa custodia di un vecchio fucile), è stato completamente scagionato. La vicenda, ultimo episodio di una serie di vicissitudini ben note ai lettori assidui della rivista, rende sempre più inquietanti gli interrogativi circa il corretto funzionamento del nostro Tribunale.

Prosegue, intanto, l'inchiesta di Paola Mara De Maestri sul gioco delle bocce. Presentando i risultati di una recente e riuscitissima manifestazione sportiva, ci offre questo mese l'opportunità di conoscere uno dei giovani campioni di questo sport: il tiranese Andrea De Piaz. Gli appassionati di sport invernali, d'altro canto, non mancheranno di apprezzare l'intervista con Andrea Savonitto sulla pubblicazione del suo ultimo libro, Le Valli del Bitto.

Numerosi altri i motivi di interesse del numero (mentre altre pagine dovranno purtroppo attendere l'edizione di aprile). Per tutti, dal "Periscopio" segnaliamo il servizio di Elisa Ambrosi e Samuele Riva su una riuscita assemblea scolastica che ha affrontato il tema della omosessualità.

Morbegno, 10 marzo 2002

la Direzione editoriale


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