caso Fallimento GIANONCELLI |
SONDRIO. SCONCERTO PER IL PROVVEDIMENTO DEL GD
FANFARILLO
Senza pensione i Gianoncelli*
Così
imparano a mettere in piazza, anziché subire in silenzio,
tutte le prevaricazioni subite?
(Sondrio, Red.) Il
Comitato territoriale Insieme per la Giustizia ha diffuso un
comunicato con una notizia sconcertante: «I signori Gianoncelli
Franco e Gianoncelli Peppino, soci dichiarati falliti della Società
Gianoncelli s.n.c., con decreto del Giudice Delegato al Fallimento
dr. Fabrizio Fanfarillo datato 21 ottobre 2000, notificato il 24
ottobre 2000, sono stati espropriati delle pensioni
future, già a far tempo dal mese di novembre 2000 (avverso il
provvedimento i falliti hanno presentato ricorso). Il Giudice
Delegato ha adottato simile drastico provvedimento senza manco
attendere la pronuncia della sentenza di un giudizio pendente avverso
altra sua ordinanza del 19 settembre 2000, con cui ha disposto
l’acquisizione di assegni circolari ottenuti dai falliti in
pagamento della pensione di settembre, comprensiva del rimborso
fiscale derivante dal Mod. 730/2000 (l’informazione è
stata comunicata agli organi del fallimento dai diretti
interessati).
«Il ricorso, discusso nell’udienza del
19 ottobre 2000, verte su mere ragioni di diritto. I falliti si
riportano, in particolare alla sentenza n. 6518/1998 con la quale la
Corte di Cassazione ha sciolto un nodo molto dibattuto in dottrina in
materia di credito Irpef. La condizione di pensionati dei signori
Gianoncelli Franco e Gianoncelli Peppino era cosa nota, in quanto il
primo percepisce la pensione di vecchiaia dal mese di novembre 1997
(un mese prima del fallimento), mentre il secondo ha maturato il
diritto in pieno fallimento (mese di febbraio 1999). Il curatore,
nonostante debba vagliare, per legge, tutta la corrispondenza dei
falliti e nonostante abbia consegnato al Sig. Gianoncelli Peppino il
libretto di pensione (inviato per posta), con la propria costituzione
in giudizio ha affermato che solo ora è venuto a
conoscenza che i falliti percepivano la pensione.
«Con il
provvedimento del 19 settembre, in netta contraddizione con il
decreto del 21 ottobre (acquisizione delle pensioni all’attivo
del fallimento), il dr. Fanfarillo affermava letteralmente:
gli assegni de quibus contengono sia somme di pertinenza
dei falliti (rata di pensione), sia somme di pertinenza
della massa (rimborso di imposte)».
«I falliti»,
conclude amaramente il comunicato, «se vorranno ottenere una
quota della loro pensione a titolo di sussidio di
sopravvivenza dovranno inoltrare apposita istanza al
Giudice Delegato, documentare la situazione dei loro nuclei familiari
e… sperare nella Divina Provvidenza».
Per ragioni di
spazio l’argomento, che è molto complesso ma di
altrettanta inaudita gravità, verrà trattato in
dettaglio nel prossimo numero.
(da 'l Gazetin, NOVEMBRE 2000)
* Questo articolo, unitamente ad altri quattro contenuti nel presente medesimo dossier “Fallimento Gianoncelli”, è stato giudicato diffamatorio nei confronti del dott. Marco Cottica con sentenza della Corte d'Appello di Milano n. 2513/08 del 25 giugno 2008, passata in giudicato (Suprema Corte di Cassazione, sentenza n. 12594/11, depositata 14/06/2011).
[3ª PUNTATA] [5ª PUNTATA]
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