caso BORINELLI/BPS

PONTE IN VALTELLINA. CASO BPS/BORINELLI

Così la Corte dei Conti…

(Sondrio, Red.) La Corte dei Conti della Basilicata con sentenza n. 165 del 2002 ha sancito il principio che la banca che svolge il servizio di tesoreria per l’ente locale deve farsi rilasciare quietanza se ha provveduto a pagare un credito dell'ente in esecuzione del giudice. Il caso all’origine del pronunciamento è molto simile a quello occorso a Giovanni Borinelli, cui era stato dato risalto sul numero de ‘l Gazetin di agosto 2001 (pag. 3, «Bps/Borinelli. “Giustizia fai da te”?!» a cura del Comitato territoriale Insieme per la giustizia).

La vicenda esaminata dalla Corte dei Conti della Basilicata, narrata a pagina 21 del Sole 24 Ore di lunedì 9 settembre 2002 (come ci è stato cortesemente segnalato da un lettore), riguardava il caso di una banca, esercente il servizio di tesoreria di un comune, che ha operato una compensazione tra un credito che la banca stessa vantava nei confronti di un creditore del comune e quanto quest’ultimo avrebbe dovuto percepire. In conseguenza di tale operazione il creditore non ha ricevuto nulla in quanto le somme che gli erano dovute dalla banca tesoriere sono state incamerate dalla medesima banca nel ruolo di Istituto di credito, per un debito assunto nei suoi confronti.

Poiché tutta la vicenda si è svolta senza il consenso del creditore dell’ente locale, e poiché non è stata rilasciata quietanza sul mandato di pagamento, il Tesoriere è stato chiamato a restituire al comune la somma. Il comune, a sua volta, ha versato la somma recuperata al creditore.

Il principio da cui la Corte dei Conti è partita per arrivare alla decisione è che l’operato del tesoriere ha natura pubblicistica e non privatistica. Tale orientamento ha trovato riscontro anche nella determinazione del giudice penale, che nella medesima vicenda ha ritenuto responsabile il direttore della banca, pubblico ufficiale, condannandolo per il reato di abuso d’ufficio.

[DIDASCALIA DELL' ILLUSTRAZIONE (che viene omessa nella versione on line)]:
Da sinistra, Giovanni Borinelli di Ponte e Franco Gianoncelli di Sondrio

(da 'l Gazetin, NOVEMBRE 2002)

[1ª PUNTATA] [3ª PUNTATA]


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