'l Gazetin
lancio edizione FEBBRAIO 2002 (in archivio)

È uscita l'edizione di febbraio del Gazetin, con il 2° numero/esperimento dell'inserto dedicato alla Valchiavenna. Annunciato già in copertina dai colori e dalle forme di un'opera di Roberto Plevano, affermato artista di origine chiavennasca di cui Alberto Figliolia traccia un breve efficace profilo, 'l Gazetin de Ciavena chiude in conversazione con Guido Scaramellini, circa la nuova edizione delle Poesie dialettali di Giovanni Bertacchi, dopo aver offerto un'esaustiva carrellata degli sport praticati in Valle (per la fresca penna di Giuseppe Geronimi), adeguato svolgimento alle diverse "ipotesi intorno all'orso" (ospitando le attese "Cronache" di Claudio Di Scalzo) e presentata la mostra fotografica Donne di montagna allestita a Cà Bardassa di Fraciscio.

La non nuova vena artistica del periodico si sposta subito in quel di Livigno, dove vengono raccolte in simpatico collage le reazioni degli alunni delle elementari alla manifestazione "Art in ice", la cui recente edizione ha suscitato interesse e grande attenzione, mentre il "Periscopio" offre l'occasione per approfondire la conoscenza di Bonnie, uno "scultore delle nevi" presente alla rassegna.

Diversi i commenti sui temi d'attualità. Songini, dalla sua rubrica ("Pensieri inutili"), torna sull'anno vissuto dal giornale circa l'infinito capitolo della giustizia; Della Vedova ("Argomenti") con un paio di riflessioni a proposito dell'ultimo intervento del pontefice in tema di divorzio; Osti ("Tempi nostri") propone una originale lettura della mediatica vicenda Striscia la notizia/Wanna Marchi.

Vivace come sempre, il dibattito spazia dal sempre gettonato tema della giustizia - con il cittadino tiranese Bernardo Gabriele Ferrari che fa il punto delle condanne europee per la giustizia-lumaca italiana - a quello della ricerca del migliore dei mondi, in cui si cimentano il già conosciuto giovane chiavennasco/australiano Fabio Lombardini e, da un altro angolo visuale, quelli de Il richiamo del Jobel. Considerazioni a margine della modifica del disciplinare per la produzione del formaggio Bitto le avanza Alfredo Mazzoni, con alcune singolari proposte (provocatorie?) per estendere a tutto l'anno, sia in alpeggio che al piano, il ciclo produttivo.

Per la cronaca civile sono da menzionare gli aggiornamenti del "caso Gianoncelli", con annesse querele del curatore del relativo fallimento, e un simpatico corsivo dell'ineffabile Vanna Mottarelli a proposito dei ritardi Inps nei pagamenti delle pensioni. Un semplice appunto sulla querelle circa la nuova viabilità per Bema, fa da pro-memoria per una questione che è andata vieppiù intricandosi negli anni. Interessante anche il servizio di Annagloria Del Piano sulla conferenza tenutasi alla Popolare di Sondrio in occasione della "giornata dell'amicizia ebraico-cristiana" circa il dramma mediorientale.

Sfogliando il piacevole e variegato numero della rivista, troviamo ancora una pagina di storia di Alessandra Vaninetti che indaga sulla costiera dei Cèch, da Caspano a Traona, alla ricerca dei Parravicini di Valtellina e la quarta parte dell'inchiesta sul gioco delle bocce, curata da Paola Mara De Maestri, che si ferma anch'essa, questo mese, a Dazio per un'amabile presentazione della locale bocciofila, in perfetta simbiosi con il paese.

Non mancano gli scorci letterari, con le passeggiate a Teglio o a Morbegno, e nemmeno i sempre curiosi "Annunci" del Gazetin.

Morbegno, 11 febbraio 2002

la Direzione editoriale


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