'l Gazetin
lancio edizione NOVEMBRE 2001 (in archivio)

Molte le novità e le cose interessanti che si trovano sull'ultimo numero del Gazetin, disponibile in tutte le edicole della provincia di Sondrio. La principale, che s'annuncia in copertina con la bella foto scattata in Brasile dagli autori della storia di Silvania, è "Periscopio", la sezione del giornale che prende il posto di "Turismo & Cultura", a cura di Marco Osti e di un gruppo di nuovi collaboratori. Articolata in rubriche ("Scolastica", "I protagonisti invisibili", "Il piccolo Giotto", "Un santo al mese" ed altre i cui contorni verranno gradualmente definiti), la parte nuova del periodico è destinata ad aggiornare il progetto editoriale rivolgendosi ad un pubblico in parte diverso da quello più tradizionale della rivista. O, almeno, questa è la sfida che, pur nella modestia di mezzi e di risorse e senza troppo clamore, viene dalle pagine in movimento del Gazetin di novembre. L'adeguamento si affianca alle innovazioni già introdotte nei mesi scorsi in una strategia che tende ad accentuare le peculiarità del prodotto in un contesto, quello dell'informazione provinciale, che ha subito diversi rivolgimenti negli ultimi lustri e che ha comunque visto spesso questa piccola esperienza autogestionaria collocarsi in snodi importanti della comunicazione e della società civile.

È il caso del complesso capitolo della giustizia, nell'ambito del quale il giornale è andato pazientemente scavando sotto coltri di solitudine e di esasperazione che accompagnano le persone loro malgrado imbattutesi in allucinanti vicende, scoprendo e rendendo noto a tutti quel po' po' di marasma che regna proprio laddove, al contrario, la trasparente e lineare legalità dovrebbe presiedere alla regolare amministrazione della convivenza civile. Siamo ormai giunti a plateali azioni di intorbidamento condotte in prima persona e in conto proprio da singoli magistrati cui saltano i nervi di fronte all'inesorabile palesarsi del sopra accennato "disordine costituito", costringendo la locale sezione dell'Associazione nazionale magistrati a scendere in campo per cercare di tamponare la situazione. Sull'edizione in distribuzione, accanto alla fotocronaca dell'esemplare giornata del 24 ottobre che ha visto per protagonista il comitato Insieme per la giustizia, 'l Gazetin propone quale ulteriore documentazione la "Lettera aperta al Presidente del tribunale di Sondrio", nella quale si chiede a gran voce il ripristino del diritto negato alla vedova Gianoncelli, e quella inviata da un cittadino tiranese al Ministro della Giustizia on. Roberto Castelli per chiedergli se a Roma non sia giunta alcuna notizia di quel che avviene in Valtellina e di intervenire per liberarla del manipolo di bravi che se ne sono impossessati.

Se nella parte nuova del giornale compaiono i liceali di Morbegno, con le loro riflessioni sulla "guerra al terrorismo", altri ragazzi intervengono in prima persona, dalla Valchiavenna, dopo l'ottima accoglienza avuta, alla prima uscita il mese scorso, dal Gazetin de Ciavena. Il dibattito sul "dopo 11 settembre" prosegue anche con una riflessione di Leonardo Menegola che indaga sulle paure recondite e sui comportamenti degli italiani.

Quanto al dibattito sulla riorganizzazione ospedaliera e sul processo che porterà alla costituzione di un'unica azienda in provincia, il giornale lancia la proposta - che non vuole essere soltanto una provocazione - di individuare a Sondalo la sede del realizzando centro protesi quale distaccamento dell'Istituto Inail di Budrio per la regione Lombardia.

Numerose altre sono le sollecitazioni di questo numero, che vi invitiamo a scoprire sfogliandone le intense pagine. Non possiamo però tralasciare di segnalare l'inchiesta sul Gioco delle Bocce in provincia di Sondrio che, realizzata da Paola Mara De Maestri in collaborazione con le numerose e attive Bocciofile, si svilupperà in diverse puntate nei prossimi mesi invernali.

Morbegno, 11 novembre 2001

la Direzione editoriale


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