'l
Gazetin
lancio edizione
OTTOBRE 2001 (in archivio)
È uscito il numero di ottobre del Gazetin. La novità, subito annunciata in una coloratissima copertina, è senz'altro costituita dalla "prova" de 'l Gazetin de Ciavena, un inserto interamente dedicato alla Valchiavenna. Dall'amore per la Valle di un villeggiante milanese, Alberto Figliolia, poeta e redattore del giornale, e dalla fantasiosa penna di Claudio Di Scalzo, un docente e scrittore toscano trapiantato in Valchiavenna, già nota per le "Cronache" che cura da tempo per il periodico, è nata questa proposta che viene ora affidata ai lettori. Il numero "zero" del supplemento, che fa seguito ai già sperimentati 'l Gazetin de Murbegn, 'l Gazetin dei Cèch e Bottega letteraria, presenta due interessanti realtà associative, il Centro Culturale Collezionistico Chiavennasco e la Pro Loco Campodolcino, con l'intervista ai rispettivi animatori: gli attivissimi Edo Mezzera e Patrizia Longo. Non resta che aspettare la reazione dei lettori a questo nuovo sforzo compiuto dall'intraprendente redazione del periodico.
Il giornale si apre, e si chiude, però - e poteva essere diversamente? - con considerazioni e commenti sul "dopo Twin Towers" e sul delicato momento che sta vivendo l'intero pianeta. Dal dibattito sulle civiltà innescato dalla gaffe da statista dilettante del nostro Presidente del Consiglio, alla serie interminabile dei morti vittime dei diversi terrorismi, alla questione religiosa che pure cova sotto i fattori d'instabilità, largo il ventaglio della riflessione proposta al lettore. Un contributo sulla cosiddetta "globalizzazione" viene invece da Giuseppe Florio, teologo biblista e membro dell'organizzazione non governativa ProgettoContinenti, che ha un proprio referente locale anche in provincia.
Tema non nuovo, ma non per questo da lasciare nel dimenticatoio, quello che affronta Gino Songini e che inaugura la nuova rubrica dall'evocativo (e troppo pretenzioso?) titolo "Pensieri inutili". Si tratta delle dimensioni geografiche e amministrative dei Comuni, e in particolare proprio di quelli della nostra provincia, e dell'"autentico controsenso" da essi costituito. L'autore, anche prendendo a riferimento la sua esperienza di sindaco, prende una posizione netta, senza possibilità di attenuanti o nascondimenti dietro le diverse retoriche circa le identità, sollecitando un'azione decisa per un adeguamento del reticolo amministrativo alle esigenze del valtellinese moderno. Qualcuno, tra i responsabili istituzionali e politici, vorrà per caso cimentarsi a riflettere seriamente sulla questione?
Dopo aver ricordato l'appuntamento del 24 ottobre, che vede il giornale chiamato avanti il Tribunale di Sondrio nella causa civile intentata dal Curatore del fallimento dei fratelli Gianoncelli di Sondrio, la nuova edizione del Gazetin dedica le sue pagine alla minuta "cronaca civile", dalla quale emergono sovente nitide fotografie della grave situazione di degrado della nostra realtà accanto a positivi e dinamici processi di ammodernamento e miglioramento. Nel numero troviamo, a mo' di semplice sommario: la mostra dei lavori realizzati dagli ospiti delle carceri di Sondrio, lo sviluppo della vicenda della sistemazione della piazza di S. Caterina Valfurva, le opere portate a termine dell'Amministrazione e l'impegno di una società sportiva in quel di Traona. Da segnalare, infine, che proprio da queste pagine nasce con questo numero una nuova, sperimentalissima, rubrica ("Perché?") che punterebbe (vedremo con quali risultati) a coinvolgere i lettori nel dare risposta alle mille questioni della vita quotidiana.
Saltando le sezioni più tradizionali del periodico, ci rimane un'ultima menzione da fare e riguarda il lavoro di Elisa Gusmeroli nel quale - per le "Storie morbegnesi" - viene abilmente ricostruita una settecentesca disputa giuridica internazionale. Buone letture a tutti!
Morbegno, 7 ottobre 2001
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