TELLUS
rivista di arte
geofilosofia
e letteratura

VITE CON RIBELLIONI

rinomate e sconosciute

 

Con dicembre torna nelle librerie e in Valtellina il nuovo Tellus. È il numero 26. Un annuario dedicato alle “Vite con ribellioni, rinomate e sconosciute”.

 Un volume di 250 pagine, vero e proprio annuario finemente illustrato, che presenta Vite con ribellioni toccate dalla fama e dall’oblio. La rivista che un tempo si occupava esclusivamente di filosofia si è aperta alla narrativa, alle testimonianze politiche e storiche, e all’arte. In questo volume viene presentata una casistica di ribelli fra cui compare, curato da Guido Scaramellini, il Bertacchi che in giovinezza si oppose ai tentativi reazionari di Bava Beccaris a Milano e che nel Novecento avrà una posizione di socialismo e sindacalismo ben caratterizzata da un afflato umano per le masse proletarie e alpine. Da qui l’antologia dei suoi versi dove canta e descrive l’epica del movimento operaio e socialista. Con una intensa poesia, Perennem in Memoriam, dedicata alla figura di Filippo Turati che diventa un manifesto di opposizione al regime mussoliniano.

I testi antologizzati costituiscono una mappa di ribellioni nell’arte, nella letteratura, nella politica. Ribellioni intese come scelta, ieri e oggi, per pensare in modo autonomo rispetto all’istituzione, con un libro, con una pittura, con una contestazione comportamentale, con una ribellione politica, con un distacco spirituale, con una teoria di ridistribuzione della ricchezza, con la regressione selvatica o l’esagerazione libertina. E Vite come sussidiario della memoria, perché non vada smarrita la linfa laica e libertaria che da Mazzini e Bertacchi in poi, fino ad alcuni esiti di protesta socialista e anarchica, hanno nutrito il pensiero occidentale.

La ribellione estetica del Novecento è affidata ad artisti ospitati nella Galleria Peccolo nell’arco di trent’anni. Dai lettristi francesi eredi delle avanguardie primo novecentesche, a Villeglé, a Michaux, a Deschamps, a Raffaella Formenti che agli imballaggi delle merci offre una nuova occasione.

Arte e politica anche nel “caso” del fascista di sinistra Mino Maccari (raccontato da Claudio Di Scalzo) suggeriscono la necessità di ripensare la geografia letteraria italiana.

Gli autori di origine valtellinese sono presenti in maniera estremamente incisiva (addirittura la copertina è del pittore nato a Morbegno Bruno Magoni) fino ad occupare metà del volume. L’autoantologia di Giorgio Luzzi sul suo percorso poetico fornisce ai lettori, da sempre interessati a questo poeta, un profilo impossibile da trovare altrove anche perché, come dice la sezione, esso viene tratteggiato poesia dopo poesia dall’autore. Gli inediti di Grytzko Mascioni scritti prima della sua scomparsa per una grave malattia, commentati da Gilberto Isella e dagli amici tiranesi, formano una preziosa Tabula Memorialis per ricordare e leggere in modo nuovo un grande scrittore e poeta contemporaneo. Gli inediti, pubblicati su Tellus per scelta della vedova Angela Mascioni, sono un evento culturale molto importante, e la rivista è lieta di mettersi a disposizione di uno scrittore e della sua poetica perché fu amico di Tellus collaborando alla rivista ed invitandola al convegno “Conoscersi oltre frontiera” che l’Istituto Italiano di Cultura, da lui diretto a Zagabria, organizzò nel settembre 1992.

 

TELLUS 26 Vite con ribellioni, rinomate e sconosciute

Copertina del pittore di Morbegno Bruno Magoni

LaboS Editrice 2004, pp. 256, € 15,50

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TELLUS 26 (sommario)

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