Chissà a quale posizione della classifica si sarebbe trovata Sondrio, se alla scelta dei parametri in base alla quale viene stilata avessero partecipato anche Giovanni Grignano, Luciano Codazzi o qualche altro della "banda dell'urtiga" che viene riprodotta nella fotografia di pag. 5!?
L'Ispettore Brumor, con un fax della vigilia di Capodanno, aveva sollevato il caso dell'Asilo di Villapinta (comune di Buglio in Monte), che da oltre 15 anni ospita 50 bambini senza - denunciava - aver mai ottenuto l'agibilità. La tempestività dell'informazione radiotelevisiva locale costringeva il Sindaco Sterlocchi a rinunciare al Veglione per correre a verificare quanto denunciato e, riscontrate le omissioni dei suoi predecessori (così almeno continua a riferire la cronaca), emettere un'ordinanza per la temporanea chiusura dell'edificio.
Ma, ancora, potremmo chiederci dove si troverebbe collocata l'Italia in una classifica degli stati membri dell'Unione europea, laddove i parametri fossero anzitutto lo stato dei diritti e delle libertà fondamentali, della legalità e dell'informazione, piuttosto che le (truccabili) percentuali del debito rispetto al pil o dell'inflazione... Il bel Sogno di Vedovelli, già di ben oltre mezzo secolo antico, quanto ancora lontano è costretto a rimanere? E ciò malgrado le pirotecniche faville del Governo, per le cui quotidiane mirabilia basta non mancare, da noi, al settimanale appuntamento con l'impareggiabile giornale di Monteforte?
Ecco il perché del "Caro Prodi..." con il quale abbiamo ritenuto di aprire il nuovo anno. Una sorta di lettera dalla provincia e dai confini, che finalmente vorremmo vedere aperti non solo agli esuli e ai profughi, ma anche agli ideali di una compiuta democrazia o, almeno, al disponibile grado di civiltà. O, per non troppo personalizzare, del "Caro Ulivo", rispetto ad istanze più contingenti indirizzate ai protagonisti locali del "nuovo corso", ancora freschi di solidarietà e vicinanze con gli aneliti di giustizia, equità e liberazione.
Ora tocca a voi. Fateci vedere!
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