lancio
edizione DICEMBRE 2002
(in archivio)
Un acquarello natalizio di Biagio Longo introduce, dalla copertina del numero in edicola, all’inserto ‘l Gazetin de Ciavena che si apre proprio con una presentazione del pittore che vive e lavora a Chiavenna (fatta dal suo fedele, e spelacchiato, pennello). Sei pagine della rivista con al centro la discussione sul nome da dare all’istituto chiavennasco d’istruzione superiore che, dopo aver riunito i corsi per ragioni e per geometri con il liceo scientifico, deve ancora essere… battezzato. Quattro le proposte, avanzate da altrettanti professori della Scuola, che vengono argomentate a mo’ di “campagna elettorale” e sulle quali si sta discutendo fra gli studenti, i loro genitori e un po’ in tutti i paesi della valle della Mera. Chi la spunterà, fra Lodovio Castelvetro, Paolo Caccia Dominioni, Carlo Moro, Giovanni Segantini o altri candidati che spunteranno per cercare accordi tra i diversi “partiti”, lo si vedrà… in una prossima puntata (ad anno nuovo). Intanto è ancora la scuola ad essere protagonista, nel bel servizio di Fabio Lombardini su una indimenticabile lezione tenuta in Val Codera «in una splendida giornata calda di fine ottobre». Giù da una montagna e su in un’altra, stavolta in compagnia del sempre amabile Alberto Figliolia, fino al Rifugio Savogno! E poi ancora la stampa del Canzoniere delle Alpi di Giovanni Bertacchi per la cura e con le illustrazioni del Circolo C4, per finire con le note sulla mostra di moto d’epoca tenuta la scorsa estate a San Giacomo Filippo dal Motoclub Valchiavenna.
Ma l’edizione di dicembre del Gazetin si apre come d’abitudine con il dibattito sui principali temi d’attualità. Questo mese troviamo la crisi della RAI, tornata alla ribalta per le dimissioni dei consiglieri d’amministrazione, per la soluzione della quale l’europarlamentare Benedetto Della Vedova propone, andando alla radice del problema, una decisa (e rapida) privatizzazione. Sarebbe una ricetta che, oltre al resto, contribuirebbe a depotenziare l’influenza dell’attuale Presidente del Consiglio sulla televisione italiana. Un’altra crisi, quella della giustizia, costituisce il tema sul quale ritorna Gino Songini con le vicende paradigmatiche di Andreotti e di Sofri. Sulla scuola e sul problema della sua mancata riforma è Marco Osti, dalle pagine di “Periscopio”, il primo a rispondere e interloquire con Claudio Di Scalzo che, sul numero precedente, aveva affrontato di petto la questione.
In chiusura d’anno, tempo di bilanci, Paola Mara De Maestri tira le somme di un’intensa attività di promozione culturale che ha caratterizzato la Valtellina, declinata soprattutto sotto la voce della “poesia”. Due servizi di fresca attualità, uno sull’iniziativa della Scuola “Racchetti” di Sondrio con il poeta Elio Pecora e l’altro sulla presentazione promossa e realizzata dal giornale di due promettenti autori “nostrani” (Figliolia e Songini) e dei loro validi libri, ne rendono tangibili le prospettive. E già viene preannunciata la pubblicazione di un importante lavoro storico di Elisa Gusmeroli, per iniziativa dell’editrice del periodico e la sempre più attenta collaborazione degli enti locali, già manifestatasi nelle numerose realizzazioni di cui si è man mano riferito nel corso di questa intensa e proficua annata.
Non manca, nel giornale che per antonomasia ha sempre coniugato cultura e agricoltura, lo spazio dedicato ai formaggi con un nuovo progetto di mediazione culturale del vulcanico Alfredo Mazzoni, l’esperienza estiva di un cascìn di Talamona raccontata in quattro battute e, per finire, la “bella figura” fatta dalla provincia alle recenti Olimpiadi dei Formaggi di Montagna in quel di Saint Vincent, riferita direttamente da Fides Marzi, una delle protagoniste dell’evento per conto dell’Associazione provinciale allevatori.
Morbegno, 18 dicembre 2002
la Direzione editoriale