Tempi memorabili, questi! Pensate che
poche settimane fa persino una categoria individualista e
disorganizzata come quella dei librai è scesa in piazza. E non
una piazza qualsiasi, ma quella di Montecitorio.
Lo ha fatto per
chiedere una legge che, finalmente, regoli la questione degli sconti
sui libri. Eh sì, perché adesso il gioco non è
ad armi pari. La grande distribuzione pratica sconti del 20% in su a
novità, best seller e libri di successo durevole (senza
contare il settore della manualistica e dei dizionari dove si viaggia
oltre il 30%). Il libraio, in particolare il medio-piccolo non se li
può permettere e perciò le vendite calano.
Certo, il
lettore se può risparmiare lo fa e, data la contingenza
economica, è ancor più che legittimo. Dall'altra parte,
poi, l'editore, dati alla mano, sostiene che la maggior parte delle
vendite in grande distribuzione non si trasferirebbe in libreria e
che, perciò, si tratta di nuovi lettori acquisiti.
Sarà
vero tutto, ma resta il fatto che tutte le piccole-medie librerie
d'Italia non vivono un momento felice e chiedono che, se sconto deve
essere, questo abbia un tetto massimo fissato per legge, proprio come
in Francia. Poi vende chi è più bravo.
Se pensate
che il libro non sia ancora una merce tout-court, se volete
trovare quel particolare libro che vi interessa, se pensate alla
libreria come alla "vostra" libreria, se ancora volete
leggere il Gazetin dei libri, occorre che ci consentiate di
lavorare ad armi pari.
m. o.
Per informazioni e contatti col
Gazetin dei libri:
*
Libreria Intervento, via Ambrosetti 37, 23017 Morbegno (SO),
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