FALLIMENTOPOLI 2. "CASO CODAZZI"
Cottica non si presenta: fallito
il tentativo di conciliazione

(Morbegno, e.s.) Novità anche per il caso Codazzi. Si è infatti svolta il 21 aprile scorso un'udienza conciliativa presso il Giudice di Pace di Morbegno, Ugo Lusardi. Su iniziativa dell'interessato, Luciano Codazzi, che da anni si batte per ottenere risarcimento dell'ingiusto fallimento subito, cui fece seguito l'ancor più ingiusta condanna per bancarotta semplice per l'omessa tenuta del libro giornale (la sua vicenda è ormai divenuta leggenda, dopo le numerose puntate pubblicate da questo giornale e, disponibili in Internet, divenute materiale di estremo interesse per studiosi di diritto fallimentare nelle università italiane), il Giudice aveva convocato i responsabili dell'Unione Commercio, Turismo e Servizi della provincia di Sondrio, la nota commercialista Vanna Mottarelli, il curatore del fallimento Corrado Cottica e l'avvocato Mario Polini. I primi due, per semplificare e per intenderci subito, quali "testimoni" del Codazzi, in quanto l'Unione teneva all'epoca la contabilità del suo associato e poteva quindi ben confermare come l'azienda di Codazzi non fosse in obbligo di tenere quel libro contabile, e la dott. Mottarelli, avendo ricevuto un incarico professionale dallo stesso Codazzi per approfondire la questione sotto il profilo giuridico-fiscale, avrebbe potuto fornire ulteriori elementi sulla materia. Gli altri due costituivano le parti, da cui Codazzi riteneva essere stato danneggiato (per i motivi rimandiamo ai suoi precedenti racconti) e con le quali intendeva cercare una "conciliazione".

Il tentativo è subito fallito, come ha presso atto il Giudice di Pace, perché questi ultimi convocati non si sono degnati di presentarsi. Un paio di commenti si possono comunque fare. Il primo riguarda il clima che abbiamo avvertito nella sala udienze del Giudice di Pace, fatto di frenetico ma pacato e produttivo attivismo, di familiarità, di sincero rispetto e disponibilità all'ascolto di tutti gli attori. Una qualificata e tranquilla professionalità che ci è parsa provenire, oltre che dal titolare, dai suoi collaboratori, dall'assistente giudiziario Bruno Lanzini e insomma da tutto l'ufficio. Un approccio più immediato e schietto all'amministrazione della giustizia. Il secondo commento è dedicato al rappresentante dell'Unione Commercio che, sospettoso e sulle difensive, si è limitato a dichiarare che non comprendeva il motivo per cui la sua associazione venisse tirata in ballo da Codazzi e, quindi, nemmeno il motivo della convocazione all'udienza. Un atteggiamento scostante e spocchioso. Immaginiamo come avrebbero potuto reagire dei commercianti che si fossero trovati fra il pubblico: bel modo di difendere ed assistere i propri associati!

L'iniziativa di Codazzi ha fatto seguito a quella analoga nei confronti della Colombo Spa, responsabile e prima beneficiaria del suo ingiusto fallimento, come già sa chi ne ha seguito la storia, anch'essa inutilmente convocata ad un tentativo di conciliazione nella precedente udienza del 13 novembre 1999. Per tutte queste ingiustificate assenze, Codazzi, che ha quantificato i danni subiti in ben tre miliardi, ha intenzione di procedere nei successivi gradi come previsto dalla nuove norme.

http://labos.valtellina.net/gazetin/codazzi0.htm

(da 'l Gazetin, MAGGIO 2000 )


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