Argomenti di BENEDETTO DELLA VEDOVA
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Dalle regionali
ai referendumTanto tuonò che piovve. Non una pioggia, ma un diluvio che ha spazzato via ogni possibile incertezza su chi sia il vincitore e chi lo sconfitto in queste elezioni regionali. Alla Casa della libertà due soli Governatori, seppur in regioni demograficamente ed economicamente importanti come la Lombardia e il Veneto.
Onore ai vincitori del centrosinistra che, dal Piemonte alla Puglia passando per il Lazio, hanno visto i loro candidati imporsi sui presidenti uscenti. Ora Prodi può guardare con qualche certezza in più alle prossime elezioni politiche: prima di tutto alla certezza che sarà lui lo sfidante di Berlusconi nel 2006.
Le elezioni sono state viziate dalle irregolarità, palesi o nascoste, “all’italiana”, nella raccolta delle firme. Su questo dovrebbero meditare tutti quanti hanno finto di non sentire le denunce dei radicali. Ma gli elettori italiani hanno infine dimostrato più maturità della classe politica e, una volta di più, mostrato di apprezzare il sistema maggioritario con l’elezione diretta del Presidente di regione. Questo dovrebbe servire da monito a chi invoca il ritorno al proporzionale, desiderato dai partiti assai più che dagli elettori, perfettamente a loro agio nella scelta secca tra due candidati.
Quanto agli sconfitti, la riflessione più approfondita spetta sicuramente a Forza Italia. Il mix di conservatorismo “sui valori” e di protezionismo economico – salvo la questione, pur importante, delle tasse – ha finito per schiacciare il partito del Premier da una parte sui cattolici militanti dell’UDC dall’altra sulla Lega. Difficile capire come reagirà Silvio Berlusconi, ma c’è da augurarsi che la sua risposta sia quella di un ritorno alle origini – non così lontane – di Forza Italia come “partito liberale di massa”, in cui possano riconoscersi anche i “liberisti” e i “laici”. Ad esempio quanti, pur senza guerre di religione, vogliono votare Sì al referendum sulla procreazione medicalmente assistita, in modo da dare all’Italia una Legge “europea”.
(da 'l Gazetin, APRILE 2005)
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