Argomenti di BENEDETTO DELLA VEDOVA

 

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Si discute di tasse. Finalmente
 

Finalmente si discute di tasse. Troppo alte oppure no? Tagliarle a tutti o solo ai ricchi? Non tagliarle per niente per non diminuire i servizi? Tasse troppo alte spingono ad evadere?

Intendiamoci, le persone comuni di tasse parlano eccome! In genere, invece, i politici ne parlano un po’ meno; per pudore, visto che loro le decidono e loro sono responsabili della spesa.

Grazie – qualcuno dirà: a causa – all’iniziativa del Governo Berlusconi la questione delle tasse è diventata centrale nella politica italiana e, con ogni probabilità, sarà il tema principale della prossima campagna elettorale. Il che è un bene: poco meno di metà del reddito prodotto ogni anno dagli italiani viene “prelevato” e poi speso dallo Stato. Ma il “quantum” di tasse varia da paese a paese e quindi rappresenta una precisa volontà politica. Vi sono paesi come la Gran Bretagna o gli Stati Uniti dove si pagano meno tasse e dove la spesa pubblica è di gran lunga inferiore a quella italiana (o francese o tedesca). Un paese dove le tasse sono più basse è un paese dove maggiori sono la libertà e la responsabilità dei cittadini. Un paese con tasse più alte affida allo Stato, più che al mercato e alle libere scelte degli individui, il compito di intervenire per garantire i servizi e l’“equità”. Il confronto è aperto e nessuno può più tirarsi indietro.

Questo è l’aspetto più utile dell’iniziativa del Governo. E più importante degli effetti concreti delle misure adottate che, in verità, sono piuttosto limitate.

b.dellavedova@agora.it

(da 'l Gazetin, DICEMBRE 2004)


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