Argomenti di BENEDETTO DELLA VEDOVA

 

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La verità che fa la differenza

 La vittoria socialista nelle elezioni spagnole ha portato alla ribalta l’importanza che nelle democrazie riveste la “verità”, quella con la “v” rigorosamente minuscola naturalmente. Ed è un bene che questo sia successo, anche se per fatti violentemente tragici. Il premier uscente Aznar ha pagato con la sconfitta elettorale del suo schieramento il tentativo di nascondere o mostrare in modo troppo reticente la verità dell’attacco terroristico nelle stazioni ferroviarie di Madrid. Fare credere che gli indizi raccolti facevano pensare al terrorismo basco anziché a quello dell’islam fondamentalista poteva portare un vantaggio elettorale: l’indignazione della popolazione avrebbe portato acqua al mulino di Aznar, da sempre impegnato nella repressione del terrorismo separatista. Viceversa, l’attacco islamico sul territorio spagnolo avrebbe potuto indebolire il già scarso consenso nei confronti dell’appoggio spagnolo alle operazioni militari in Iraq. Ma la verità dei fatti si è fatta presto largo e Aznar ha pagato duramente sul piano del consenso elettorale. È probabile che se il Governo spagnolo avesse da subito affrontato la realtà di un attacco fondamentalista avrebbe potuto chiamare a raccolta la popolazione contro la minaccia islamica e giocare a proprio favore la rabbia, il dolore e la volontà di reazione.
La differenza tra i paesi a democrazia liberale e gli altri passa anche da qui, dalla necessità che i governanti non diano una rappresentazione falsa della realtà. Anche per questo è necessario schierarsi, senza se e senza ma, al loro fianco; senza smettere di denunciarne gli errori, ma senza confondere chi difende la libertà e chi la tirannia.

b.dellavedova@agora.it

(da 'l Gazetin, APRILE 2004)


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