Argomenti di BENEDETTO DELLA VEDOVA

Francia. Destino cinico e baro?
Non è certamente negando l’avversario che si rafforza la democrazia

Il fatto che Le Pen, il leader del Front National, formazione dell’estrema destra francese, abbia battuto il socialista Jospin accedendo al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi ha messo a soqquadro il mondo politico europeo. Al Parlamento europeo, ad esempio, moltissimi deputati hanno accolto l’intervento di Le Pen vociando e alzando cartelli con la scritta <<non>>, no. Poi hanno impedito all’europarlamentare francese di tenere la sua conferenza stampa, mentre fuori dal Parlamento una manifestazione di protesta bloccava gli ingressi. A dare la stura a queste azioni hanno provveduto i leader politici francesi nei minuti e nelle ore immediatamente successivi al voto, parlando di democrazia ferita e in pericolo e chiamando tutti i «democratici» all’unità contro Le Pen.

Ora, le mie idee e le mie iniziative politiche si situano agli antipodi di quelle del Front National, pressoché su tutto. Non è un merito, è una constatazione. Ciò detto, credo che il tentativo di esorcizzare Le Pen con l’ostracismo, con il tentativo di delegittimare lui e i suoi elettori sia sbagliato e controproducente. Non è negando l’avversario che si rafforza la democrazia. La democrazia non si indebolisce perché milioni di francesi hanno liberamente votato Le Pen. La democrazia si indebolisce se in nome di essa si decreta che vi sono elettori più elettori degli altri ed eletti meno eletti degli altri. Le Pen e tutti gli altri leader autoritari o «razzisti» che stanno guadagnando terreno in Europa vanno affrontati con la politica, offrendo agli elettori credibili e nette alternative. François Mitterand diceva di Le Pen che egli solleva le domande giuste ed offre le risposte sbagliate. Bene, i politici francesi convincano gli elettori che Le Pen fa demagogia e che le loro soluzioni affrontano in modo efficace i problemi, garantendo tolleranza e libertà. Dialoghino quindi con gli elettori, non cerchino la loro delegittimazione morale, perché altrimenti otterranno di rafforzare Le Pen e di incattivire – oltreché di fidelizzare – il suo elettorato.

Difendere la democrazia significa non spaventarsi dei risultati sgraditi a cui il suo uso può portare; significa ricominciare dopo le sconfitte imparando da esse, non invocando il destino «cinico e baro».

(da 'l Gazetin, MAGGIO 2002)


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